Quindici giovani migranti, una scuola specializzata, due giornate di teoria e pratica: si è concluso con successo il corso di potatura dell’ulivo realizzato dalla scuola ‘Guido Pannelli’ di Spoleto, che ha coinvolto i ragazzi accolti nelle strutture de Il Nodo attraverso i progetti SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione).
La prima giornata è iniziata con una lezione teorica sul mondo dell’ulivo. I partecipanti hanno appreso qual è la struttura della pianta, come si è diffusa nel mondo e quali sono le dinamiche del mercato dell’olio d’oliva. I tutor hanno spiegato, passo dopo passo, come prendersi cura dei frutti e i meccanismi autonomi di difesa della pianta dagli agenti patogeni.
Dopo aver appreso le basi teoriche, accompagnate da esempi e semplificazioni, è arrivato il momento della pratica. I partecipanti sono andati direttamente sul campo: hanno lavorato sulle piante, potando gli ulivi secondo la tecnica del vaso policonico, un metodo che aiuta la pianta a restare sana e a produrre più frutti, facilitando anche la raccolta. Questa parte pratica è stata fondamentale per vedere con i propri occhi come le nozioni teoriche si trasformino poi in risultati concreti.
«Il lavoro in agricoltura ha ormai bisogno di un altissimo livello di specializzazione – spiega Fabrizio Sigona, presidente del Consorzio – queste professionalità, però, non sempre sono presenti sul mercato, nonostante siano molto richieste dalle aziende che hanno un modo etico di lavorare e che tengono particolarmente alla qualità del prodotto che coltivano. Avviare a un impiego qualificato questi ragazzi, anche tramite i tirocini formativi che faranno in futuro, significa combattere attivamente le economie illegali – conclude Sigona – e praticare una vera integrazione, basata anche sulle competenze».
Al termine dell’evento, ogni partecipante ha ricevuto un attestato che certifica il lavoro svolto, le skill acquisite e l’impegno messo in campo. Adesso, quindici giovani sono diventati esperti potatori di ulivo, hanno imparato una tecnica efficace, consolidata e rinomata, spendibile in un mercato del lavoro sempre più esigente e selettivo.
È così che facciamo integrazione e combattiamo le economie illegali nei contesti lavorativi, per guardare al futuro con più sicurezza e consapevolezza.